Opera realizzata per il Parco: “ARMONIA ANCESTRALE” – Due parti: un ragionamento sul rapporto tra passato e futuro, tra antico e moderno. La parte anteriore è una figura antropomorfa con le sembianze di una donna, ed incarna l’umanità protesa che avanza cieca ed inerme verso il futuro. Rappresenta il moderno: ciò che è e che sarà. Essa è ancorata inesorabilmente alla sua parte posteriore, alle sue radici, che si compongono in un pezzo grezzo di legno, disteso, fisso, immobile ed immutabile come il passato lasciato alle spalle. L’antico, la parte ancestrale, rimane essenziale per determinare l’equilibrio della figura che avanza, le corde sostengono, trattengono, tese sino a creare un rude strumento musicale. L’armonia e la vibrazione data dalla tensione di questi elementi è determinata soltanto dall’unione intangibile tra passato e futuro.
Biografia
Michele Azzalini è nato a Vittorio Veneto il 23/06/1996. Vive a Tambre un piccolo paese di montagna in provincia di Belluno, dove ha frequentato le scuole elementari e medie. All’età di 14 anni si è iscritto al liceo artistico Bruno Munari di Vittorio Veneto, diplomandosi in arti figurative nel 2015. lo stesso anno inizia il percorso universitario presso l’accademia di Belle Arti di Venezia iscrivendosi in arti visive indirizzo scultura seguito dal prof. Giuseppe La Bruna. Nel suo lavoro predilige l’uso del legno utilizzando diverse tecniche dall’assemblaggio di tavole al lavoro diretto su blocchi unici presi in natura, sperimentando combustioni e incastri tra materiali differenti, si è avvicinato di recente anche alla scultura in pietra e ferro. Ha partecipato ad alcuni simposi in paese e all’estero organizzati quest’ultimi dall’accademia. Ha tenuto alcune mostre ed esposizioni collettive, partecipando nel 2017 alla biennale di scultura di Piazzola sul Brenta.