Artisti del Simposio 2018

I punti chiave delle attività del parco ruotano intorno all’organizzazione con cadenza annuale di un’iniziativa volta a coinvolgere artisti da tutto il mondo secondo le regole del “Cultural Mobility Information Network”, infatti gli spazi si prestano a costruire un parco naturalistico in cui inserire armonicamente l’opera di artisti (sculture ed installazioni).

Simposio 2018

ARGENTI NICCOLO’

Padova
SECONDO
CLASSIFICATO

TITOLO: ANTICHI ABITANTI
MISURE: trentacinque elementi proporzionati alla figura (dai 5 ai 200 cm.), distribuiti all’interno del parco
MATERIALI IMPEGIATI: ferro

La Scultura si compone in due parti: un ragionamento sul rapporto tra passato e futuro, tra antico e moderno. La parte anteriore è una figura antropomorfa con le sembianze di una donna, ed incarna l’umanità protesa che avanza cieca ed inerme verso il futuro. Rappresenta il moderno: ciò che è e che sarà. Essa è ancorata inesorabilmente alla sua parte posteriore, alle sue radici, che si compongono in un pezzo grezzo di legno, disteso, fisso, immobile ed immutabile come il passato lasciato alle spalle. L’antico, la parte ancestrale, rimane essenziale per determinare l’equilibrio della figura che avanza, le corde sostengono, trattengono, tese sino a creare un rude strumento musicale. L’armonia e la vibrazione data dalla tensione di questi elementi è determinata soltanto dall’unione intangibile tra passato e futuro.

Simposio 2018

AZZALINI MICHELE

Belluno
PRIMO
CLASSIFICATO

TITOLO: ARMONIA ANCESTRALE
MISURE: 350x350x60 cm circa
MATERIALI IMPEGIATI: legno (figura frontale), ferro (corde), legno o pietra (base ancorata al terreno)

Piccole creature in ferro, quasi invisibili; Incarnano lo spirito degli antichi abitanti, laboriosi e resistenti, nati dalla terra, cresciuti forti ma legati ancora alla madre generatrice. Una piccola comunità devoluta alla crescita di tutti, nel rispetto dell’ambiente, una sorta di monito per il futuro. Allo stesso tempo questi animali forgiati vanno a rappresentare un monumento a quello che potrebbe andare perduto con l’abuso delle risorse, ovvero la fauna autoctona, fragile come la foresta che accoglie tantissimi esseri viventi che chiamano quest’ultima: casa.

Simposio 2018

CIRO AMOS FERRERO

Milano

TITOLO: TORRE ICONICA
MISURE: 900x150x150 cm circa
MATERIALI IMPEGIATI: profilati in ferro

L’opera è pensata considerando soprattutto il luogo e la sua storia ma anche il materiale messo a disposizione. L’opera rappresenta un “simbolo” è una torre ispirata ai campanili veneziani, ne traccia i contorni e ne riprende la forma, con la sua imponenza evidenzia la presenza dell’uomo in queste terre difficili ma allo stesso tempo ne sottolinea il suo abbandono. L’immagine crea una silhouette, vista da vicino e come uno scheletro (una struttura solida e concreta che dimostra l’operato umano in un indefinito momento storico) vista da lontano crea una sorta di illusione, i tubi di ferro sembrano linee disegnate nella natura (è la parte spirituale, è un disegno ideologico, l’uomo eregge simboli come guida alle generazioni future).

Simposio 2018

GIANNACCINI ELISABETTA
e
CERAGIOLI FRANCO

Corsanico (Lu)

TITOLO: “IL NODO”
MISURE: 600x600x200 cm circa
MATERIALI IMPEGIATI: Tronchi di legno e rami

Ogni paesaggio non è solamente quello che si vede nel qui ed ora, ma è il prodotto del suo passato, della pedogenesi e delle persone che lo hanno abitato, trasformandolo. Si snoda nello spazio e nel tempo, partecipa della storia. Tutto è intimamente connesso, non è slegato; è racchiuso nel nodo, che collega intimamente la terra, le radici, gli alberi e continua nell’aria.
@effimeroeforte

Simposio 2018

PEROTTI FEDERICA

Brescia

TITOLO: “KOSMOS”
MISURE: 270x200x400 cm circa
MATERIALI IMPEGIATI: ferro

Come sospeso fra cielo e terra, kosmos rappresenta l’unione fra la natura e l’uomo. La visione di più elementi, che partono da ciò che vediamo e che sappiamo a ciò che è inesplorato. La specularità dell’opera, è il rapporto fra ciò che conosciamo e ciò che ci sfugge. I segmenti come rami, da oggetti rigidi e parti di una costruzione, riflessi diventano astrazione. l’anima come l’ombra sull’acqua cambia il suo aspetto. Non è mai uguale. Mutevole è la nostra natura, in completa armonia con il fluire della vita.

Simposio 2018

SERRA LUCA

Cagliari
TERZO
CLASSIFICATO

TITOLO: “SOLARE”
MISURE: 500x170x300 cm circa
MATERIALI IMPEGIATI: Pietra

L’opera è da considerarsi come una scultura di luce, un orologio solare, un tempio per tutte le forze della Natura; è realizzata interamente in pietra con l’ antica tecnica detta ‘’a secco’’, senza l’ uso cioè di leganti aggiuntivi alle pietre stesse, ed estranei alla zona circostante, ma realizzata solo mediante l’uso di massi grezzi e sbozzati in loco, che poggiano l’uno sull’ altro sostenendosi e dando vita all’ opera. È orientata seguendo l’asse Ovest-Est in quanto è fondamentale la collaborazione del Sole che ogni giorno illumina la scultura lungo tutto il suo percorso, secondo uno schema preciso.

Simposio 2018

YLMAZ HUNKAR

Istanbul
(Turchia)

TITOLO: “Natura”
MISURE: 260x190x140 cm circa
MATERIALI IMPEGIATI: Pietra, metallo e vernice

In città sempre più cementificate spesso la natura ci sorprende ricordandoci la sua straordinaria capacità di adattamento e sopravvivenza, si regola, muta e si adatta per vincere la battaglia della vita spuntando tra marciapiedi, scalinate, alla base dei muri etc.

Questo progetto vuole essere appunto l’immagine della lotta tra la natura e il continuo consumo del suolo.